Herculaneum

I musei da non perdere per conoscere a fondo la storia e la cultura della città di Napoli

Museo Vulcanologico dell'Osservatorio Vesuviano

Il museo si trova nella sede storica dell'Osservatorio vesuviano, istituzione scientifica pubblica che opera nel settore della ricerca geofisica e vulcanologica. Conserva una collezione geo-vulcanologica costituita soprattutto da campioni di lava, rocce, minerali e ceneri vulcaniche comprese tra il 1850 e il 1944 conservati in contenitori di vetro d'epoca. Interessante è una collezione di proietti litici, molti dei quali calcarei.
Una sezione è invece dedicata alla geofisica e conserva strumenti risalenti al XVIII-XIX sec. (sismografi, sismoscopi, elettrometri, pluviografi). Si segnala il sismografo elettromagnetico di Luigi Palmieri del 1856, uno dei primi strumenti che utilizzava la corrente elettrica per rilevare e registrare i terremoti oltre a indicare la direzione del movimento sismico. Infine, è visitabile una mostra che presenta un percorso affascinante nel mondo dei vulcani, dalla descrizione dei vari tipi di eruzioni all'osservazione, in tempo reale, dei dati sismici e geochimici registrati dalla rete di sorveglianza dell'Osservatorio.

Indirizzo: via Osservatorio, 14 - Ercolano; tel: +39 081.777.71.49
Orario: 10-13.30 sabato e domenica (pubblico) - 10-13.30 scolaresche da lunedì a venerdì
Ingresso: gratuito

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Scavi archeologici di Ercolano

Incommensurabile scrigno di arte e di storia, gli scavi di Ercolano ci restituiscono un'antica e splendida città fondata dai greci sulle rive del mare, caduta successivamente sotto la dominazione sannita trasformata, infine, in municipio romano con il nome di Herculaneum.
La città giunta sino a noi è comunque quella "congelata" dall'eruzione del 79 d.C. che, seppellendola sotto una spessa coltre di fango e materiali piroclastici, ha consentito la conservazione, di strutture lignee e piccoli oggetti, meglio di quanto non sia avvenuto a Pompei.
L'accesso agli scavi avviene attualmente mediante un viale che, nella parte finale, costeggia l'antica marina. Qui è stato recentemente svelato il mistero della scomparsa degli antichi ercolanesi i cui corpi non erano stati ritrovati, se non in minima parte, nelle loro abitazioni. Essi si erano rifugiati nei fornici lungo la marina dove, nell'inutile attesa di una salvezza dal mare, furono investiti dal fango riversatosi in immani colate provenienti dalle pendici del retrostante vulcano.
Il nuovo ingresso, in fase di realizzazione, consentirà l'accesso proprio dall'antica marina e dai fornici con gli scheletri di fuggiaschi, da dove, costeggiando le Terme Suburbane e l'Area Sacra, si risalirà all'estremità del V cardine inferiore. Quest'ultimo era parte di un impianto urbano a schema ortogonale, con le strade parallele alla linea di costa dette decumani, e quelle perpendicolari alle prime dette cardini (cardines). Cardini e decumani dividevano il territorio della città in isolati (insulae) di grandezza pressoché uguale.
Ercolano che, a differenza della vicina Pompei, fu soprattutto amena località di vacanza e soggiorno, si presenta con una vasta gamma di edifici privati di notevole interesse storico, sociale e architettonico. A solo titolo di esempio si citano: la casa Sannitica che esemplifica la casa italica preromana; la casa di Nettuno e Anfitrite con annessa bottega (una tra le botteghe antiche meglio conservate); la casa del Bicentenario (attualmente chiusa al pubblico) dove sono stati rinvenuti un'impronta di croce e i resti di un mobile ligneo a forma di inginocchiatoio; la casa a Graticcio, destinata all'affitto, il cui nome deriva dalla tecnica costruttiva a basso costo adottata: l'opus craticium (le pareti divisorie erano realizzate con telai di legno riempiti da materiali leggeri cementati con malta).

Indirizzo: Corso Resina - 80056 Ercolano (NA)
Orari: 8.30 - 17.00 (15.30 ultimo ingresso) dal 1 Novembre al 31 Marzo.
8.30 - 19.30 (18.00 ultimo ingresso) dal 1 Aprile al 31 Ottobre.
Ingresso: ingresso gratuito per i cittadini dell'Unione Europea minori di 18 anni o maggiori di 65. Biglietto ordinario valido anche per altri tre siti (Boscoreale, Oplonti e Stabia), valido un giorno 8,26 Euro, ridotto 4,13 Euro. Biglietto cumulativo ordinario (Ercolano, Pompei, Boscoreale, Oplonti e Stabia), valido tre giorni: 13,43 Euro, ridotto: 6,71 Euro.

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Museo del Corallo

Annesso all'Istituto Statale d'Arte per il Corallo e l'Oreficeria, il museo è dedicato alla lavorazione del corallo, che costituisce da secoli uno dei più importanti settori dell'economia torrese.
L'attuale settore artigiano affonda le sue radici all'epoca del riscatto dal dominio feudale (avvenuto nel 1699). Proprio in quel periodo, con una flottiglia di circa 400 coralline, i torresi cominciarono ad assumere una posizione d'assoluto rilievo nell'ambito delle attività di pesca del corallo, invero già praticate fin dal XVI secolo. Ci volle poi quasi un altro secolo e mezzo perché l'esperienza, accumulata nella pesca e nel commercio del corallo, fosse messa a frutto nella lavorazione artistica, convertendo Torre del Greco nel più importante centro mondiale di trasformazione del corallo. I settori di lavorazione, dei quali il museo offre un'ampia ed esaustiva visione, comprensiva dell'evoluzione nei secoli di gusto e tecniche di trasformazione, comprendono: il cosiddetto liscio, vale a dire la trasformazione del corallo in perle, ovuli, tronchetti per collane, spille e accessori d'abbigliamento e la c.d. lavorazione artistica, che ricava dalla preziosa materia prima sculture a tutto tondo e cammei.
Il museo dà conto anche della lavorazione dei cammei su conchiglia. Questi ultimi sono ottenuti dall'incisione di conchiglie appartenenti, in prevalenza, alla specie Cassis (originaria dell'America Centrale). La caratteristica che rende particolarmente adatta all'incisione la conchiglia in discorso, oltre alla notevole dimensione, è il contrasto tra l'interno più scuro e la parte esterna perfettamente bianca. Il fondo di un colore più intenso consente, infatti, di conferire più risalto alla rappresentazione artistica incisa sulla parte esterna. Offerti alla visione del visitatore, infine, anche oggetti frutto della lavorazione di pietra lavica, avorio e pietre dure come malachite, turchese, lapislazzuli e agata.

Indirizzo: Piazza Palomba, 6 - 80059 Torre del Greco (NA)
Orari e periodi d'apertura: sono possibili solo visite guidate su appuntamento.
Tel.: +39 081.881.136.0 - fax: +39 081.881.17.41

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Ville Vesuviane del XVIII secolo

Si tratta di centoventuno Ville Vesuviane del XVIII secolo costruite per la maggior parte lungo il "Miglio d'Oro", un tratto dell'antica Strada Reggia delle Calabrie così denominato per l'eccezionale concentrazione di ville e manufatti architettonici d'elevatissimo pregio ivi presente.
L'insediamento delle Ville Vesuviane, realizzate su progetto dei più valenti architetti dell'età barocca: Sanfelice, Vaccaro, Medrano, Fuga, Vanvitelli, ecc., fu la conseguenza diretta, sia della realizzazione, in Portici, della residenza reale di Carlo di Borbone, sia dell'eccezionale bellezza del sito collocato tra il viola del Gran Cono vesuviano e l'azzurro del Golfo di Napoli.
Tutte le Ville presentano caratteristiche ricorrenti tipiche del barocco e del rococò: gusto scenografico, uso sapiente degli effetti prospettici con le architetture a far da quinte su fondali costituiti dal Vesuvio e dal mare, mescolanza spregiudicata degli ordini architettonici. Negli interni c'è, naturalmente, grande attenzione al piano nobile, arricchito da terrazzi e affreschi che suggeriscono, spesso, gli stessi paesaggi visibili all'esterno.
Le medesime ville sono state censite ed incluse in un apposito elenco secondo quanto previsto dalla legge istitutiva dell'Ente per le Ville Vesuviane: un consorzio pubblico finalizzato esclusivamente al loro restauro e valorizzazione.
Nel corso degli anni, l'Ente ha acquisito e restaurato la Villa Campolieto e la Villa Ruggiero, entrambe in Ercolano, ha consolidato il Palazzo Vallelonga in Torre del Greco (acquistato successivamente dalla Banca di Credito Popolare), ha completato il restauro di Villa Letizia a Barra (Napoli), ha, infine, in corso di recupero la zona a sud del Parco della Villa Favorita, area nella quale sorgono alcune costruzioni di mirabile pregio quali la Palazzina del Mosaico, dependance della più sontuosa villa, ed i suoi due caffe-house posti in prossimità della costa..
Per la valorizzazione del patrimonio architettonico restaurato l'Ente, inoltre, promuove ed ospita manifestazioni artistiche, culturali, e sociali. Tra queste ultime quella sicuramente di maggior rilievo è "Il Festival delle Ville Vesuviane", manifestazione internazionale di teatro che si tiene nell'incomparabile scenario del porticato ellittico di Villa Campolieto. Le Ville Vesuviane, in quanto in gran parte private, non sono tutte accessibili: tra quelle visitabili si suggerisce la visione di Villa Campolieto, il cui corpo di fabbrica principale è congiunto ad un porticato ellittico mozzafiato. Una cupola ricopre il vestibolo occupato da uno scenografico e monumentale scalone d'accesso.
Interessante anche la visita a Villa Ruggiero che, pur degna di nota, si presenta con caratteri di più sobria eleganza e minore appariscenza rispetto a Villa Campolieto. La terrazza, la cui balaustra alterna alle ringhiere panciute poggi in piperno a sostegno di busti scultorei, costituisce l'episodio decorativo più ricco di tutto il complesso.

Indirizzi e Orari: Villa Campolieto, Corso Resina, 283 - Ercolano (NA), dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 13.00. Villa Ruggero, Via Rossi, 40 - Ercolano (NA), dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 13.00, previo appuntamento da fissare chiamando al Tel: +39 081.404.089, +39 081.405.393.
Ingresso: gratuito.

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Museo Archeologico Nazionale

È il museo archeologico più importante d'Europa e conserva la collezione di reperti appartenente alla dinastia dei Borbone oltre ad una serie di bronzi, sculture e altri oggetti rinvenuti negli scavi di Pompei ed Ercolano ed altri siti vesuviani e campani. Da non perdere sono il Gruppo di Tirannicidi e tutte le sculture esposte nella "Galleria dei Grandi Maestri".Vi sono inoltre collezioni di antichità etrusche ed egiziane e di monete antiche.

Indirizzo. Piazza Museo (fermata "Museo" della LINEA 1,"Cavour"della LINEA 2). Tel. +39 081.44.01.66
Ingresso. € 6,50. Chiuso il martedì.

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Museo e Gallerie nazionali di Capodimonte

Nel Museo, istituito nel 1950, sono custodite opere dal Duecento al settecento appartenenti alla collezione Farnese, che venne poi ereditata dai Borbone. Da vedere la Collezione Romana che comprende le opere di Michelangelo, Tiziano, El Greco, Raffaello, Botticelli.
Il Museo comprende anche l’appartamento storico, la collezione di porcellane, l'armeria e raccolte varie, tra cui oggetti di arti applicate come il celebre Cofanetto Farnese.

Indirizzo. Parco di Capodimonte. Tel. 081-7499111/ 7441307
Ingresso. €7,50. Chiuso il lunedì

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Museo di San Martino

Situato nella splendida Certosa di San Martino, antico convento di origine angioina, con giardini dai quali si ammirano straordinari scorci panoramici, questo Museo è dedicato alla storia e alla cultura napoletane. Molto interessante è la sezione sui presepi in cui sono esposte le raccolte di presepi dal '700 all'800. Da vedere il monumentale presepe di "Cuciniello".

Indirizzo. Largo San Martino (Vomero). Tel. +39 081.578.17.69
Ingresso. € 6. Chiuso il lunedì.

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Museo Duca di Martina

Ricca collezione di porcellane e maioliche europee, cinesi e giapponesi e raccolte di arti minori (smalti, avori). Splendida collezione nel cuore del parco della Floridiana.

Indirizzo. Villa Floridiana (Vomero). Tel. 081-5788418
Ingresso. € 2,50. Chiuso il lunedì.

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Museo Civico Gaetano Filangieri Principe di Satriano

Il patrimonio artistico del museo è costituito oggi da più di tremila oggetti. tra cui armi orientali ed occidentali dal XV al XIX secolo; dipinti e sculture dal XIV al XIX secolo, maioliche e porcellane delle più importanti manifatture italiane ed europee; monete, pastori ed altri spendidi oggetti d'arte applicata.

Indirizzo. Via Duomo, 288. Tel. +39 081.20.32.11 - Fax +39 081.20.31.75

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Museo di Palazzo Reale

Nelle sale e nei saloni magnificamente decorati del Palazzo Reale di architettura del XVII secolo, sono conservati mobili, dipinti, sculture e porcellane della dinastia dei Borbone. Nella Cappella si può contemplare il presepe del Banco di Napoli. L’accesso ai giardini e ai cortili del Palazzo è gratuito.

Indirizzo. Piazza Plebiscito. Tel. 081-7944053
Ingresso. € 4. Chiuso il mercoledì.

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Museo civico di Castel Nuovo (Maschio Angioino)

Il Museo espone nella Cappella Palatina del Maschio Angioino sculture e affreschi del '300 e '400. Nei tre piani dell’ala sud si possono ammirare opere pittoriche dal '400 al '900, argenti e bronzi. Da ammirare all’ingresso del castello il bellissimo arco di Trionfo che segna il passaggio tra il periodo gotico e il Rinascimento.

Indirizzo. Piazza Municipio. Tel. +39 081.795.58.77
Ingresso. € 4

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Museo Pignatelli

In villa Pignatelli, alla Riviera di Chiaia, sono esposti mobili dell'800, porcellane, arredamenti, collezione d'arte del Banco di Napoli. In un padiglione, il museo delle carrozze.

Indirizzo. Riviera di Chiaia. Tel. 081-7612356
Ingresso. € 2. Chiuso il lunedì

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PAN - Palazzo delle Arti di Napoli

Il Museo napoletano delle arti contemporanee, (pittura, scultura, architettura, fotografia, design, cinema, video-art, fumetto, ecc.) ospita esposizioni permanenti e temporanee di artisti nazionali e internazionali, conferenze, un centro di documentazione delle arti contemporanee, spazi per attività didattiche e una mediateca.

Indirizzo. Palazzo Roccella - Via dei Mille, 60.
Webpage. www.palazzoartinapoli.net
Ingresso. € 5. Chiuso il martedì

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MADRE - Museo d'Arte contemporanea Donna Regina.

Museo di arte contemporanea inaugurato nel 2005 nell'antico palazzo Donna Regina, in pieno centro storico (edificio ristrutturato ad hoc dall'architetto portoghese Alvaro Siza). Offre 4.500 mq di superficie espositiva, su 4 livelli e in due ampi cortili interni.

Indirizzo. Via Settembrini, 79 - tel. 081 19313016
Webpage. www.museomadre.it
Ingresso. € 7 (lunedì gratis) - Chiuso il martedi

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Musei di antropologia, mineralogia, zoologia e paleontologia dell'Università Federico II

Vaste collezioni in antiche sale dell'Università.

Indirizzo. Via Mezzocannone 8 - Largo San Marcellino 10, tel.+39 081.253.51.62
Ingresso. € 0,70 ciascuno (riduzioni cumulative). Chiusi in agosto.

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Museo di Fisica

Il Museo di Fisica è situato nell’edificio monumentale dell’Ateneo Frederico II. Il Museo occupa i locali dell’antico refettorio del Collegio gesuitico, il refettorio conserva ancora le originarie decorazioni in stucco e ospita una Circoncisione del pittore senese cinquecentesco Marco Pino. Nel Museo si possono vedere la Collezione Reale, la Collezione Melloni e il Gabinetto Fisico.

Indirizzo. via Mezzocannone, 8.
Webpage. www.museodifisica.unina.it

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Museo Artistico Industriale

Le raccolte del Museo, ricche di oltre seimila manufatti soprattutto di ceramica, sono disposte in diverse sezioni. Di grande interesse è la raccolta di mattonelle islamiche, ricca di esemplari databili dal XIII al XIX secolo, la quale è affiancata a manufatti orientali in porcellana, grès, bronzo e smalto.

Indirizzo. Piazzetta D.Salazar (alle spalle di Piazza Plebiscito).

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Città della Scienza

Il primo "science center" italiano, di recente nascita, e in continua espansione. Contiene sale-laboratorio, esposizioni, un planetario.

Indirizzo. Via Coroglio 104, tel. +39 081.372.37.28
Webpage. www.cittadellascienza.it
Ingresso. € 7 (ridotto € 6)

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Museo Didattico del mare

La raccolta museale è costituita da pezzi che sono di fondamentale importanza per illustrare l'evoluzione delle tecniche marittime ed è suddivisa in sezioni.

Indirizzo. Via Pozzuoli n. 5 – Bagnoli. Tel. +39 081.570.39.24

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* I prezzi d'ingresso sopra citati sono indicativi.




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